03 febbraio, 2009

London Fog | articolo tratto da Milano Finanza Fashion edizione Pitti

Londra. Una città maestra di eleganza e stile. Non baciata dalla fortuna meteorologica, ma, e forse per quello, dotata di classe, soprattutto nel disegno di quei capi che, testati anche dai militari, sono ormai pezzi densi di storia. Si sta parlando del trench, per citarne uno. O del peacoat. E con un nome che rende con un’immagine la vita delle strade di Londra, nasce nel 1923, però negli States, London Town. Ma è la seconda guerra mondiale che diede l’occasione all’azienda di produrre impermeabili per la marina militare USA. In seguito, in tempo di pace, un accordo con Dupont per la realizzazione di uno speciale tessuto impermeabile, sancì la strada del brand che sarebbe diventato London Fog da lì a poco: il rainwear. Debutta per il pubblico sulle pagine del Time nel 1954, e conquista rapidamente il consumatore americano. Ma passiamo all’oggi. Un brand di lifestyle globale che produce abbigliamento e accessori dal design classico ed affi dabile. Ma c’è di più. Dalla collezione Autunno/Inverno 2009/2010, London Fog sarà in Europa, come annunciato all’ultima edizione di Pitti Immagine Uomo. Titolare della master license europea, la Yellowstone Ventures, che nella fi gura del fondatore, Patrick Nebiolo, ha trovato l’appassionato creatore e coordinatore del progetto, affiancato da Alfredo Fiorini, responsabile dello sviluppo prodotto e produzione e da un gruppo creativo internazionale per lo stile. La collezione si presenterà con una veste più internazionale rispetto alla linea made in USA. Il focus sarà lo studio analitico del trench, vero capo simbolo del progetto. Una Main Collection, con prevalenza di capi da uomo, in cui l’impermeabile ed il peacoat vengono proposti con sperimentazioni di tessuti tecnici, e tessuti tradizionali trattati però con particolari lavaggi dal tinto capo alle gommature. E, in omaggio alla sua lunga tradizione, una grande rivisitazione vintage, invece, per la capsule collection Heritage, in esclusiva per il guardaroba maschile, in cui i classici del rainwear vengono rivisti grazie alla stretta collaborazione con il guru del vintage Nigel Cabourn. Un risultato sorprendente dal punto di vista dello studio e della realizzazione tailor made, tutta prodotta in Italia con alcune eccezioni made in England, sia per i tessuti che per lo styling.


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